La musica underground

C’è chi si riempie spesso la bocca con la parola Underground, senza saperne il vero significato e senza capire che se ne sta facendo un uso improprio. Definire la musica underground sta diventando una moda, ma chi non è underground lo sa, o forse crede di esserlo ma la realtà presto diverrà evidente.

L’arte sottoterra

Uno dei primi a parlare di underground è Marcel Duchamp, che in una conferenza del 1961 a Philadelphia dichiara “The great artist of tomorrow will go underground!”. Duchamp è considerato uno degli artisti più influenti del ventesimo secolo essendo stato pittore, scultore e scacchista; quest’ultima passione si nota molto nelle sue opere.

Prima di Duchamp, la corrente beat americana è già dentro il pensiero underground e nel 1952 Jack Kerouack scrive I Sotterranei, pubblicato successivamente nel 1958.

Queste correnti sono la base di un pensiero condiviso da molti artisti, che non vedono nella cultura di massa un futuro. Infatti questo termine, si diffonde prima nei paesi anglosassoni e poi si diffonde anche nel resto del continente europeo fino ad arrivare a noi negli anni 70.

La musica e l’underground

La musica e l’undergound hanno sempre avuto una correlazione, in quanto il distaccarsi da certe realtà ha portato la creazione di un sottobosco florido che continua a rinnovarsi e non muore mai. Non è necessariamente legato a musica o ad arte, ma è più che altro legato a situazioni che si vengono a creare in un determinato contesto.

Nel passato, che mi ha portato a creare Metazoa, ho organizzato e partecipato a centinaia di eventi di carattere locale ed internazionale, ma ho trovato spesso due tipi di eventi: quelli che puntavano maggior alla qualità della musica e quelli che puntavano a trarne maggiore profitto.

Inutile dire che preferisco il primo tipo.

I miei consigli di ascolto

Dal 2013 con i vecchi amici del Pisa Underground Movement abbiamo organizzato un sacco di eventi e conosciuto tantissime realtà, che come noi, condividono le stesse attitudini underground. Negli ultimi anni con Metazoa è stato lo stesso, ho incontrato un sacco di realtà interessanti e vogliose di collaborare, con le quali condivido idee, passioni e attitudini. Non voglio tediarvi con altri discorsi, ma voglio farvi ascoltare un po’ di questi artisti con i quali ci siamo incontrati negli scorsi anni.

So Beast

I So Beast sono un duo che viene da Bologna. Il loro stile raccoglie un misto di elettronica, glitch, chitarra e percussioni. Negli ultimi anni stanno avendo sempre più successo, vi consiglio di seguirli. Sono stati ospiti del primo concerto dal vivo di Metazoa durante la pandemia, che puoi recuperare qui.

Caveiras

I Caveiras sono un trio fiorentino, che unisce un’attitudine punk ai ritmi brasiliani. Difficile da leggere? Dategli un ascolto, il gruppo di casa UR Suoni ha un tiro che difficilmente vi farà stare seduti. Hanno suonato alla prima serata dell’Underground Festival.

Zabutom

Zabutom è un’artista eclettico dalla Svezia, precisamente da Gothenburg. Quando l’ho invitato a performare live su Metazoa non mi aspettavo un live del genere. Un setup di synth, perlopiù Elektron ed usati in maniera impeccabile. Se volete, potete recuperarvi il concerto andato in onda il 22 maggio 2021 qui.

Vonneumann

Personalmente i vonneumann sono stati una delle scoperte più piacevoli che ho fatto in questi due anni e mezzo di esperienza con Metazoa. Una band che incarna lo spirito dell’autoproduzione e crea della musica spettacolare. Ma lascio a voi il giudizio.

Spero che anche per voi la musica underground abbia un significato maggiore rispetto alla musica commerciale e che come me, possiate apprezzare questi artisti che vi ho consigliato.